“Oltre lo spazio, oltre il tempo” attraverso lo sguardo di Nicola Samorì
Dialogo fra lo storico dell'arte Luigi Ficacci e l'artista Nicola Samorì, conduce il co-curatore Luca Ciancabilla
Così come Ulisse Aldrovandi, la mostra sfida e scavalca i concetti di spazio e tempo, portandoci in una terra di frontiera in cui gli oggetti artistici e scientifici costruiscono un'esperienza senza tempo, invitando a una visione estetica ma anche conoscitiva.
Scavalcare il tempo e i tempi, lo spazio e gli spazi: è una delle intrinseche vocazioni della mostra ideata da Fondazione Golinelli e Sistema Museale di Ateneo, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, realizzata in occasione del 500enario della nascita di Ulisse Aldrovandi. Ora allestita nelle sale del Museo Civico di Zoologia di Roma, propone all'attenzione del visitatore e della visitatrice, con inalterato vigore rispetto all'edizione bolognese, un'attitudine culturale e intellettuale ben definita: la necessità di "giocare" con gli oggetti esposti, di non fornire punti di riferimento temporali e spaziali, avviando i sensi di ciascuno di noi verso una visione sì estetica ma anche conoscitiva. I manufatti artistici, quelli scientifici, come i naturalia che si possono ammirare al suo interno, riescono perfettamente in questo primario intento, perché, citando l’artista Nicola Samorì, "costruiscono un terreno di equivoco, qualche cosa che non rilascia indizi sufficienti a identificare con immediata chiarezza la differente appartenenza storica e culturale degli stessi. Io ad esempio sono interessatissimo a questa sorta di terra di frontiera che a un occhio attento consentono una forma di catalogazione, di cronologia. Tuttavia, c'è una forma di resistenza alla cronaca, delle forme e delle immagini, che ha la meglio". Parole che demarcano i confini dell'avventura compiuta dall'artista-pittore-scultore romagnolo oltre lo spazio e oltre il tempo, del suo viaggio onirico e visionario eppure così concretamente vero, reale, negli abissi delle leggi della natura. Di tutto questo l'artista parla con lo storico dell'arte Luigi Ficacci, pronto a portarlo in una conversazione che già si preannuncia sorprendente come lo spazio più profondo.
Attività a cura di Fondazione Golinelli; Sistema Museale di Ateneo, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna; Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Informazioni
Giovedì 2 maggio 2024 ore 17.00 (dalle 17 alle 18 conferenza; dalle 18 alle 19 visita guidata alla mostra)
attività e ingresso gratuito solo per l’area della conferenza, per chi volesse partecipare alla successiva visita guidata alla mostra deve essere in possesso del biglietto secondo tariffazione vigente.
Il biglietto può essere acquistato direttamente sul posto prima della conferenza, la biglietteria chiude alle ore 18.00
Tel 060608 (tutti i giorni 9-19)
1013671